Casetta Drouot a Poggio: uno scrigno riaperto dopo 200 anni

Romanticamente descritto nel romanzo "N." di Ernesto Ferrero, vincitore del Premio letterario Strega nel 2000, il Conte Antoine Drouot, governatore dell'Isola d'Elba, riposerà spesso in Poggio in una piccolissima abitazione eletta quale sua "petite maison de bon repos" e ricordata come "Casetta Drouot".


PROGRAMMA
Dopo il successo ottenuto nel 2014 in occasione del Bicentenario Napoleonico, il Conte Antoine Drouot, insieme alla famiglia Ferruzzi, riapre nuovamente la propria casa/museo in stile fine '700. Nel ricevere i visitatori nella panoramica piazza di Poggio, il Conte Drouot, Governatore dell'Isola d'Elba durante l'esilio di Napoleone, racconterà i retroscena e le cause che portarono Sua Maestà su quest'isola, la pre-esistente situazione socio-economica dell'Elba e li accompagnerà nella propria abitazione. Tra magnifiche stampe, disegni, libri, documenti esposti eccezionalmente per l'occasione, presenterà al pubblico Sua Altezza Imperiale Napoleone in persona e la sua amata Contessa Maria Walewska ed insieme si intratteranno con gli ospiti raccontando il periodo elbano, le opere svolte, i progetti, le paure, i sentimenti, le emozioni, tra un bicchierino di rosolio e dolcetti di "petite pâtisserie".


La casetta Drouot è un edificio storico del XVIII secolo situato nel paese di Poggio, all'isola d'Elba. L'interno della struttura è decorato con eleganti pitture parietali che riprendono il tipico stile settecentesco elbano; ad ampie specchiature, dipinte con toni rosati e acquamarina, si alternano schematici motivi floreali e ripartizioni architettoniche in Stile Impero. Degno di nota è un letto "a barca" appartenuto al militare francese Charles Van Caenegem, della 2e Légion de Gendarmerie di Sainte Gauburge. La casetta Drouot è attualmente di proprietà privata.

«È una casa semplice, a un piano, che guarda a nord-ovest, verso Marciana, affacciata sui boschi di castagni, sull'inguine forte e ombroso che fanno le giogaie del monte; di lì anche in estate sale una frescura, una pace, un silenzio appena gorgogliante per uno scorrere di acque invisibili. Dalle finestre a meridione si vede il mare, il profilo dolce delle insenature che si rincorrono con leggerezza. Alle pareti corrono decorazioni a fiori leggeri, primaverili, che sembrano disegnati dalla stessa mano del Revelli.»

Ernesto Ferrero, da N.


Le decorazioni parietali della casetta Drouot sono state restaurate (1985) da Girolama Cuffaro Ferruzzi, figlia degli artisti Silvestre Cuffaro e Pina Calì.


Guarda il video "Intervista impossibile a Napoleone nella Casetta Drouot" ... fino in fondo ... :-)